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Biografia
30/08/2005 14:14,
[194.185.151.59]
Da un comunicato stampa:
"Nel 1986 Wayne Hussey e Craig Adams lasciarono la cult band The Sisters Of Mercy, formarono i Mission, si imbarcarono nel primo tour europeo come supporto dei Cult e poi firmarono un contratto con la Phonogram Records. Il primo singolo "Stay With Me" andò direttamente al No. 30 della classifica britannica di quell'anno seguito dall'album di debutto "God's Own Medicine" che entrò in classifica al No. 14. Nei 6 anni successivi la band fece uscire altrettanti album collezionando 10 hit singles tra i quali classici come "Wasteland", "Tower Of Strength", "Beyond The Pale", "Deliverance" e "Butterfly On A Wheel". La vendita totale superò i 3,000,000 di copie.
Durante questo periodo i Mission videro crescere la reputazione di essere una delle migliori e più irresistibili live bands in circolazione collezionando innumerevoli estimatori, l'attenzione della stampa e un seguito di fedelissimi senza eguali.
I tour si susseguirono senza sosta con diverse serate memorabili come quelle con U2 , Cure , Robert Plant , i 7 concerti consecutivi all'Astoria di Londra , e le 2 volte come headliners al Reading Festival .
Nel 1994 la band lasciò la Phonogram dopo vari problemi contrattuali e firmò, con la sua etichetta "Neverland", con la Sony Dragnet in Germania. Due anni e due album dopo i Mission decisero di prendersi una lunga pausa sparpagliandosi in diverse remote parti del globo.
Nel 1999, completamente rinvigoriti e con lo spirito e la ragion d'essere ritrovati, i Mission si sono riuniti e dopo i primi shows davanti ad un mare di fans adoranti, sono partiti per un intenso tour mondiale (Recon 2000) che ha collezionato performances memorabili come quelle ai festival "Eurorock" e "M'era Luna". Il tutto è culminato con il contratto con la "Playground Recordings (UK)".
Il nuovo album " Aura " è stato prodotto da Wayne Hussey, registrato tra Dicembre e Luglio 2001 in USA e UK e mixato da Dave Allen (Cure, Sisters etc) e Steve Power (Robbie Williams). "Aura" segna l'inizio di una stimolante nuova era per i Mission ed il loro ritorno all'importanza, maestosità e fiducia di un tempo. Con il nuovo singolo "Evangeline" e l'album "Aura" usciti anche in Italia a Novembre 2001 per la Sony4, i Mission tornano nel nostro paese per un tour trionfale a Febbraio 2002. Il numeroso pubblico accoglie a braccia aperte il gruppo e il successo è tale che Wayne Hussey decide di partire per un tour solista che tocca l'Italia a Luglio 2002. I concerti sono splendidi, l'emozione è palpabile nell'aria e Wayne viene richiamato a gran voce a dicembre 2002 per un altro splendido tour."
"Nel 1986 Wayne Hussey e Craig Adams lasciarono la cult band The Sisters Of Mercy, formarono i Mission, si imbarcarono nel primo tour europeo come supporto dei Cult e poi firmarono un contratto con la Phonogram Records. Il primo singolo "Stay With Me" andò direttamente al No. 30 della classifica britannica di quell'anno seguito dall'album di debutto "God's Own Medicine" che entrò in classifica al No. 14. Nei 6 anni successivi la band fece uscire altrettanti album collezionando 10 hit singles tra i quali classici come "Wasteland", "Tower Of Strength", "Beyond The Pale", "Deliverance" e "Butterfly On A Wheel". La vendita totale superò i 3,000,000 di copie.
Durante questo periodo i Mission videro crescere la reputazione di essere una delle migliori e più irresistibili live bands in circolazione collezionando innumerevoli estimatori, l'attenzione della stampa e un seguito di fedelissimi senza eguali.
I tour si susseguirono senza sosta con diverse serate memorabili come quelle con U2 , Cure , Robert Plant , i 7 concerti consecutivi all'Astoria di Londra , e le 2 volte come headliners al Reading Festival .
Nel 1994 la band lasciò la Phonogram dopo vari problemi contrattuali e firmò, con la sua etichetta "Neverland", con la Sony Dragnet in Germania. Due anni e due album dopo i Mission decisero di prendersi una lunga pausa sparpagliandosi in diverse remote parti del globo.
Nel 1999, completamente rinvigoriti e con lo spirito e la ragion d'essere ritrovati, i Mission si sono riuniti e dopo i primi shows davanti ad un mare di fans adoranti, sono partiti per un intenso tour mondiale (Recon 2000) che ha collezionato performances memorabili come quelle ai festival "Eurorock" e "M'era Luna". Il tutto è culminato con il contratto con la "Playground Recordings (UK)".
Il nuovo album " Aura " è stato prodotto da Wayne Hussey, registrato tra Dicembre e Luglio 2001 in USA e UK e mixato da Dave Allen (Cure, Sisters etc) e Steve Power (Robbie Williams). "Aura" segna l'inizio di una stimolante nuova era per i Mission ed il loro ritorno all'importanza, maestosità e fiducia di un tempo. Con il nuovo singolo "Evangeline" e l'album "Aura" usciti anche in Italia a Novembre 2001 per la Sony4, i Mission tornano nel nostro paese per un tour trionfale a Febbraio 2002. Il numeroso pubblico accoglie a braccia aperte il gruppo e il successo è tale che Wayne Hussey decide di partire per un tour solista che tocca l'Italia a Luglio 2002. I concerti sono splendidi, l'emozione è palpabile nell'aria e Wayne viene richiamato a gran voce a dicembre 2002 per un altro splendido tour."
I decrepiti!
25/11/2004 20:49,
Avalon
[151.24.228.78]
Ma quale misfits e misfits!Solo Gleen Danzig poteva esser i misfits!Gia si poteva accettare un sottoposto come michale graves che il suo carisma ce l'ha...ma only,cadena e marky ramones,l'unica carica horror punk che hanno è quando gli cadranno le dita dall'artrosi,visto che hanno più di centocinquant'anni in tre!project 1950 fa schifo!c'èpersino la cover di diana.
-_-' jerry only 6 un buffone.Vattene in pensione e lascia stare i morti.
-_-' jerry only 6 un buffone.Vattene in pensione e lascia stare i morti.
M3t3ors, gli inventori dello psychobilly
10/06/2004 14:17,
[82.48.164.236]
sicuramente su internet troverete molto più materiale sulla band ma volevo dare un mio parere personale su questo gruppo-visto che sono uno dei miei grupp ipreferiti- con una descrizione della situazione nella quale sono nati e cresciuti...
Nella seconda metà degli anni settanta il rockabilly ritorna alla ribalta in diverse zone del globo ma soprattutto in Gran Bretagna. Le band che ridiedero vita questo genere, tipico dei fifties, furono CrazyCavan, i newyorchesi Cramps, Flying Soucers,Restless, Polecats, Stray Cats ed altri meno famosi. Ciò accadde in parte grazie alla rivoluzione punk, che diede uno schiaffo definitivo al noioso progressive e glam che stava prendendo piede nellindustria musicale inglese e che ritornò al buon vecchio suono del rock n roll degli anni cinquanta e del garage degli anni sessanta. Alcuni dei gruppi citati precedentemente ripresero in pieno lo stile dei fifties, infatti molti di loro erano teddy boys, altri come i Polecats sporcarono leggermente il suono con il punk rock e i Cramps invece stravolsero limmagine e lattitudine con il punk/goth, trattando nelle loro canzoni rockabilly/garage/blues temi relativi all'horror, magia nera, fantascienza, ispirati ai b-movies e ai fumetti della EC Comics. Mentre gli Stray Cats si spostarono da New York nel Regno Unito(perche' come e' capitato anke ai Cramps non furono capiti subito a causa del loro suono "troppo" rock n roll) qui l'arrogante P Paul Fenech, Nigel Lewis e Mark Robertson formarono i M3t3ors. i M3t3ors nascono nel 79, un anno in cui il punk per molti stava morendo, per altri stava rinascendo e si stava diramando nello street punk/Oi!, nell hardcore, nel gothic e nella new wave elettronica. Il loro suono aveva una base rockabilly, velocita' e cori streetpunk e una fortissima tendenza al macabro, contornato unaltrettanto forte attitudine punk; i temi trattati riguardano zombie, demoni, mutanti, licantropi, maniaci assassini stupratori, ecc..: nasce cosi lo Psychobilly. Nascono quasi in contrapposizione a quel rockabilly pulito degli Stray Cats...nel 79 e nell'80 la band d Fenech registra per la EMI alcuni demo, dove usano il contrabbasso, sostituito quasi subito dal basso elettronico di Lewis. La band, riconosciuta come "puro psychobilly" ("Only the M3t3ors are pure psychobilly") diede vita ad un vero e proprio movimento che prese piede inizialmente in Gran Bretagna per spostarsi tutta Europa e piu tardi nel intero Globo...nei primi anni d vita nacquero gruppi come Guana Batz, King Kurt, Tall Boys (fondati da Lewis quando se ne ando' dai M3t3ors), Demented Are Go (il mio gruppo preferito), Batmobile, Frantic Flinstones.......Nell'82(?) al Clarendon Hotel in Hammersmith nell'ovest di Londra apre il Klub Foot, un festival caotico e irripetibile dove si esibirono i maggiori gruppi psychobilly della scena mondiale; un evento che non potra' mai piu ripetersi, per il semplice motivo che allepoca lo psychobilly era un genere molto seguito in ogni angolo dellEuropa, al contrario di oggi, nonostante si stia assistendo ad una piccola rinascita...dal '79 ad oggi i M3t3ors, che hanno cambiato moltissime formazioni, continuano a suonare e produrre materiale; il loro ultimo album-"Psychobilly"- risale al 2003...il fulcro dei numerosi cambi d formazione rimane il cantante chitarrista, nonchè fondatore Fenech, personaggio molto conosciuto, amato e odiato e icona dello psychobilly mondiale..
Nella seconda metà degli anni settanta il rockabilly ritorna alla ribalta in diverse zone del globo ma soprattutto in Gran Bretagna. Le band che ridiedero vita questo genere, tipico dei fifties, furono CrazyCavan, i newyorchesi Cramps, Flying Soucers,Restless, Polecats, Stray Cats ed altri meno famosi. Ciò accadde in parte grazie alla rivoluzione punk, che diede uno schiaffo definitivo al noioso progressive e glam che stava prendendo piede nellindustria musicale inglese e che ritornò al buon vecchio suono del rock n roll degli anni cinquanta e del garage degli anni sessanta. Alcuni dei gruppi citati precedentemente ripresero in pieno lo stile dei fifties, infatti molti di loro erano teddy boys, altri come i Polecats sporcarono leggermente il suono con il punk rock e i Cramps invece stravolsero limmagine e lattitudine con il punk/goth, trattando nelle loro canzoni rockabilly/garage/blues temi relativi all'horror, magia nera, fantascienza, ispirati ai b-movies e ai fumetti della EC Comics. Mentre gli Stray Cats si spostarono da New York nel Regno Unito(perche' come e' capitato anke ai Cramps non furono capiti subito a causa del loro suono "troppo" rock n roll) qui l'arrogante P Paul Fenech, Nigel Lewis e Mark Robertson formarono i M3t3ors. i M3t3ors nascono nel 79, un anno in cui il punk per molti stava morendo, per altri stava rinascendo e si stava diramando nello street punk/Oi!, nell hardcore, nel gothic e nella new wave elettronica. Il loro suono aveva una base rockabilly, velocita' e cori streetpunk e una fortissima tendenza al macabro, contornato unaltrettanto forte attitudine punk; i temi trattati riguardano zombie, demoni, mutanti, licantropi, maniaci assassini stupratori, ecc..: nasce cosi lo Psychobilly. Nascono quasi in contrapposizione a quel rockabilly pulito degli Stray Cats...nel 79 e nell'80 la band d Fenech registra per la EMI alcuni demo, dove usano il contrabbasso, sostituito quasi subito dal basso elettronico di Lewis. La band, riconosciuta come "puro psychobilly" ("Only the M3t3ors are pure psychobilly") diede vita ad un vero e proprio movimento che prese piede inizialmente in Gran Bretagna per spostarsi tutta Europa e piu tardi nel intero Globo...nei primi anni d vita nacquero gruppi come Guana Batz, King Kurt, Tall Boys (fondati da Lewis quando se ne ando' dai M3t3ors), Demented Are Go (il mio gruppo preferito), Batmobile, Frantic Flinstones.......Nell'82(?) al Clarendon Hotel in Hammersmith nell'ovest di Londra apre il Klub Foot, un festival caotico e irripetibile dove si esibirono i maggiori gruppi psychobilly della scena mondiale; un evento che non potra' mai piu ripetersi, per il semplice motivo che allepoca lo psychobilly era un genere molto seguito in ogni angolo dellEuropa, al contrario di oggi, nonostante si stia assistendo ad una piccola rinascita...dal '79 ad oggi i M3t3ors, che hanno cambiato moltissime formazioni, continuano a suonare e produrre materiale; il loro ultimo album-"Psychobilly"- risale al 2003...il fulcro dei numerosi cambi d formazione rimane il cantante chitarrista, nonchè fondatore Fenech, personaggio molto conosciuto, amato e odiato e icona dello psychobilly mondiale..
Madame Sadowsky (it)
keywords:
Tributo alla new wave
http://www.madamesadowsky.com/
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Risorsa inserita il 11/05/2007, ultimo aggiornamento del 11/04/2023 (rate:3.49)
Recensione su Ascension Magazine n. 18
25/10/2010 23:52,
[151.66.4.113]
Ascension Magazine, periodico dedicato al mondo wave-gothic-industrial, ha pubblicato nel numero 18 una recensione assai lusinghiera dei concerti tenuti dai Madame Sadowsky allo Shelter Gothic Club e ad OssigenO nel 2008.
Ringraziamo sentitamente Alex e Walter per l'attenzione
La recensione completa è visibile qui:
http://www.myspace.com/madamesadowsky/photos/33200645
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Madame Sadowsky a Radio Okmusik
11/11/2007 02:13,
[151.66.137.50]
Domenica 18 novembre - ore 20.00
Madame Sadowsky @ Radio Okmusik
Diretta on-line radio/webcam
www.okmusik.com
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Madame Sadowsky a Alice Web-TV
11/11/2007 02:11,
[151.66.137.50]
Lunedì 12 novembre - ore 19.00-21.00
Madame Sadowsky @ Mash Up
programma di Alice Live - Web TV del portale RossoAlice.it
Diretta on-line
www.rossoalice.it
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I Madame Sadowsky a Radio Popolare
13/06/2007 13:40,
[151.66.143.103]
Nella notte fra Lunedì 18 e Martedì 19 giugno, intorno alle 00.50, i MADAME SADOWSKY saranno ospiti, a Radio Popolare, della trasmissione Polvere by Night condotta da Andy Bee e Lillo (http://www.radiopopolare.it/trasmissioni/polvere-by-night/).
Macelleria mobile di mezzanotte + Der Feuerkreiner live!!!
10/05/2004 15:45,
[193.204.156.54]
venerdi 4 giugno 2004
industrial night
Live
Macelleria mobile di mezzanotte
Der Feuerkreiner
Profile
The Ross Anderson
a seguire disco industrial, power electronics,neo-folk
al cfe de la Paix
via Evandro 8 Roma (zona Colli ALbani)
ingresso ore 22.00 4.00 euro
stand promozionali butcher'shouse, Runes and men
industrial night
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Macelleria mobile di mezzanotte
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ingresso ore 22.00 4.00 euro
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Una serata diversa tra Ludmila e Brusaschetto
02/12/2004 16:34,
[81.174.7.144]
(live dei Ludmila al Transylvania a Bologna 28-11-2004)
Ti aspetti una serata come un mese circa fa.
Ti aspetti la voce di Paola che ho gia' definito molto simile a quella di Anneli drecker, ex incredibile singer dei Belcanto che spero qualcuno ancora rammenti.
Ti aspetti il modo un po' Fender di suonare il basso di Luca, come il vecchio Mike Karn faceva nei Japan.
Ti aspetti una session live melodica ed invece con grande stupore ti ritrovi in una serata freddissima di novembre a fare i conti con te stesso, con le tue convinzioni, con le tue barriere sonore che per forza di cose ieri sera dovevano e sottolineo dovevano, cadere.....
Gia' perchè con i Ludmila c'era Daniele Brusaschetto, eclettico musicista torinese che fa della ricerca sonora un modus artistico.
Quindi un concerto decisamente alternativo.
Alternativo a tutti gli schemi a cui razionalmente siamo abituati, un vero salto indietro in quel passato, più o meno alla fine degli anni settanta, in cui la crisi del rock, ma ancora la troppo acerba realtà punk, non davano garanzie di nessun tipo.
Un periodo di grande transizione, dove tutto era lecito, ma ancor' oggi se si vuole tutto è lecito......lo deve essere!!!!
Sonorità comunque sempre cupe, la voce di Paola non è stata protagonista, il basso di Luca non è stato protagonista, la vera protagonista è stata l' amalgama musicale che i tre creavano.
L' atmosfera stessa mi ha dato un senso di grande disorientamento, e ciò detto in senso buono.
Tutti e tre i musicisti insieme dovevano concorrere er creare ciò che si udiva, un suono a volte spaziale volendo, a volte geofonico (sperando che l' Accademia della crusca mi passi il termine, intendendo con geofonico, almeno nella mia psyche, un suono che esce direttamente dalle viscere della terra, chissà forse rumori di creature che escono dall' immaginario di Lovecraft o da psichedelici sogni lisergici....)
Lisergico, il termine si confà, Daniele ha saputo creare sonorità (con l' ausilio di un macchinario di verniana o davinciana memoria), incredibile per intensità e particolarità, odore di genio in quel ragazzo.
Mi ricordava tante cose, i Popolvuh dei primi tempi, Harold Budd anche, così come (e qui oso ma mi assumo le mie responsabilità), tante cose giapponesi che ascolto, tanto ambient darkeggiante che dal Pacifico, se lo si vuole captare, ci giunge....
O yuki conjugate ad esempio, insomma un' insalata di suoni, che è stata così come ve la descrivo per me, forse per altri l' opposto sonoro, ma sperimentare vuol dare anche questo, motivo di discussione, di critica, di interpretazione.
Che ci faceva Paola dalla tecnica prettamente melodica in un contesto simile?
Semplicemente metteva la sua voce al servizio della creatività, stessa cosa per Luca, bassista rigorosamente tecnico, aggiungendo poi che Paola si è cimentata in un gioco sonoro di grande effetto, lanciando grandi aghi metallici che nel cadere creavano un tintinnio acuto, in netto contrasto con il cupo gioco di basso e i suoni schizofrenici di Brusaschetto, stessa cosa il grattare il cesto di una lavatrice, insomma ricerca, apertura mnentale, onirici momenti di lisergica sostanza astratta......
Bisogna ascoltarli, e di ciò parleremo nella recensione del progetto che da pochissimo è uscito da quella Torino grigia ma genioide, un ensamble tra Ludmila, brusaschetto ed altri, ma ne parleremo.
Un'altra bella serata insomma, tra amici, birra, Ludmila e i suoni che ho scoperto di avere dimenticati nel raziocinio dell' industriale moderno, a volte troppo scontato.
Ti aspetti una serata come un mese circa fa.
Ti aspetti la voce di Paola che ho gia' definito molto simile a quella di Anneli drecker, ex incredibile singer dei Belcanto che spero qualcuno ancora rammenti.
Ti aspetti il modo un po' Fender di suonare il basso di Luca, come il vecchio Mike Karn faceva nei Japan.
Ti aspetti una session live melodica ed invece con grande stupore ti ritrovi in una serata freddissima di novembre a fare i conti con te stesso, con le tue convinzioni, con le tue barriere sonore che per forza di cose ieri sera dovevano e sottolineo dovevano, cadere.....
Gia' perchè con i Ludmila c'era Daniele Brusaschetto, eclettico musicista torinese che fa della ricerca sonora un modus artistico.
Quindi un concerto decisamente alternativo.
Alternativo a tutti gli schemi a cui razionalmente siamo abituati, un vero salto indietro in quel passato, più o meno alla fine degli anni settanta, in cui la crisi del rock, ma ancora la troppo acerba realtà punk, non davano garanzie di nessun tipo.
Un periodo di grande transizione, dove tutto era lecito, ma ancor' oggi se si vuole tutto è lecito......lo deve essere!!!!
Sonorità comunque sempre cupe, la voce di Paola non è stata protagonista, il basso di Luca non è stato protagonista, la vera protagonista è stata l' amalgama musicale che i tre creavano.
L' atmosfera stessa mi ha dato un senso di grande disorientamento, e ciò detto in senso buono.
Tutti e tre i musicisti insieme dovevano concorrere er creare ciò che si udiva, un suono a volte spaziale volendo, a volte geofonico (sperando che l' Accademia della crusca mi passi il termine, intendendo con geofonico, almeno nella mia psyche, un suono che esce direttamente dalle viscere della terra, chissà forse rumori di creature che escono dall' immaginario di Lovecraft o da psichedelici sogni lisergici....)
Lisergico, il termine si confà, Daniele ha saputo creare sonorità (con l' ausilio di un macchinario di verniana o davinciana memoria), incredibile per intensità e particolarità, odore di genio in quel ragazzo.
Mi ricordava tante cose, i Popolvuh dei primi tempi, Harold Budd anche, così come (e qui oso ma mi assumo le mie responsabilità), tante cose giapponesi che ascolto, tanto ambient darkeggiante che dal Pacifico, se lo si vuole captare, ci giunge....
O yuki conjugate ad esempio, insomma un' insalata di suoni, che è stata così come ve la descrivo per me, forse per altri l' opposto sonoro, ma sperimentare vuol dare anche questo, motivo di discussione, di critica, di interpretazione.
Che ci faceva Paola dalla tecnica prettamente melodica in un contesto simile?
Semplicemente metteva la sua voce al servizio della creatività, stessa cosa per Luca, bassista rigorosamente tecnico, aggiungendo poi che Paola si è cimentata in un gioco sonoro di grande effetto, lanciando grandi aghi metallici che nel cadere creavano un tintinnio acuto, in netto contrasto con il cupo gioco di basso e i suoni schizofrenici di Brusaschetto, stessa cosa il grattare il cesto di una lavatrice, insomma ricerca, apertura mnentale, onirici momenti di lisergica sostanza astratta......
Bisogna ascoltarli, e di ciò parleremo nella recensione del progetto che da pochissimo è uscito da quella Torino grigia ma genioide, un ensamble tra Ludmila, brusaschetto ed altri, ma ne parleremo.
Un'altra bella serata insomma, tra amici, birra, Ludmila e i suoni che ho scoperto di avere dimenticati nel raziocinio dell' industriale moderno, a volte troppo scontato.
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