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http://fleshtones.org/
Dal 1980 sono sopravvissuti al punk rock, al new wave e al no wave, al neo garage e al grunge, al post punk e ancora al neo garage. Sono andati avanti per la loro strada, senza soccombere alle mode temporanee, ai video su MTV e alla birra analcolica. Loro sono
The Fleshtones
Quando Keith Strong trova degli strumenti nella soffitta del suo nuovo appartamento il suo unico legame con la musica è la passione per il rock anni’ 50 e ’60. Non ha la minima idea della differenza tra un basso e una chitarra, e tanto meno cosa sia un accordo musicale, figuriamoci creare una band. Ciò nonostante, quando conosce Peter Zaremba, i due decidono di fondare The Fleshtones, e dare il via ad un progetto garage rock.
Da qui in avanti è storia: il debutto sul palco del CBGB’s nel 1976, il primo album Roman Gods and Hexbreaker che esce per la I.R.S. Records nel 1980 e diventa da subito un classico del rock, i tour che li portano in tutto il mondo e a calcare i palchi dei festival più importanti.
E, non dimentichiamolo, inventano il più micidiale cocktail che si possa immaginare: garage rock, R&B, disco music, horror music e frat rock, il tutto shakerato per bene e servito con litri e litri di birra, il SUPER ROCK.
Gli anni ’80 sono un prolifico alternarsi di tour-album-tour-festival-tour-album per The Fleshtones, e tappa fissa è naturalmente il CBGB’s, che vede sold out ogni loro data.
Oggi la formazione è la stessa che si definì nel 1990, con l’ingresso nella band di Ken Fox al basso. Ma come fa un gruppo a suonare la stessa musica da oltre trent’anni e a rimanere sulla cresta dell’onda? Basta chiederlo alle migliaia di fans che hanno tutti e 20 i loro album di inediti, che hanno ogni singolo EP e che collezionano compilations con le loro apparizioni.. tutte in stile garage super rock.
Nel 2011 viene pubblicato il nuovo capitolo discografico, BROOKLYN SOUND SOLUTION, a cui partecipa Lenny Kaye, collaboratore storico di Patti Smith.
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