Bearded Extravaganza Concerto Fabrizio Modonese Palumbo + Passo Uno + Mariae Nascenti

Citando la pubblicità di un amaro, di solito dispensatrici di sante verità, potremmo descrivere questa serata come “contro il logorio della vita moderna”. Lavori ipertrofici e tempi sempre troppo ristretti ci impediscono di dare ai nostri neuroni il nutrimento che si meritano: tocca sempre scegliere tra la mostra, il concerto, il cinema o un drink con gli amici e scelte di cotal importanza non fanno che aumentare ancora l’ansia. Niente ansia, per una sera si potrà avere tutto e subito: mostra, concerto e cinema.
Alla voce mostra i vostri occhi e le vostre meningi potranno soddisfarsi con le opere di Ango “Meekdead”. Nato a Napoli e cresciuto per studi e humus creativo a Milano ora potete vedere le sue opere in uno dei tanti covi culturali della Berlino di oggidì. In grado di trasformare dei semplici pennarelli in colori evocativi e magici personaggi, che, sempre in bilico tra fantasia e realtà, danno anima e forma a mondi onirici. La sua è una poetica che non teme materiale o semplicità espressiva, ma che, anzi, proprio da questo arzigogolato minimalismo prende forza. Ma la sua arte non si ferma alla semplice visività, ma si apre anche all’udito con la lunga partecipazione nella dj queer crew Porn Flakes e soprattutto con il progetto emotional dark ambient Mariae Nascenti. Religione, esoterismo, poesia e intime storie si fondono con suoni che hanno assunto come ispirazione l’elettronica sperimentale degli anni ‘80/’90 per formare un unicum intenso e straniante come nella sua ultima fatica su Final Muzik “Raise Your Paw To The Sky And Break The Truce”.
A soddisfare la voglia di cinema ci penseranno i Passo Uno, che proprio dalla settima arte traggono il loro nome e che hanno messo il loro soffice post-rock farcito di field recordings al servizio di diversi documentari e film. Visti l’ultima volta interpretare l’accompagnamento musicale di Tartuffe di Fritz Lang con l’elegante ausilio della sola chitarra e clarinetto e una maestria da pelle d’oca. Per una sera di nuovo insieme ad accompagnare eleganti immagini con altrettanto sopraffine note nella sempiterna sfida di far vibrare le nostre anime oltre che i nostri timpani.
Se il neurone necessita ancora di stimolo, ecco servito l’ennesimo piatto forte della serata: Fabrizio Modonese Palumbo, chitarra e voce dei Larsen, si espone anima e corpo con il suo progetto musicale più intimo e personale, (r). Alla maturità musicale piena come progetto, dopo il secondo album “In Pink”, uscito per Important Records, etichetta americana che ospita artisti del calibro di A Place To Bury Strangers, Merzbow e Cluster ed alla vigila della pubblicazione del suo quarto album solista “Drama Queen”, dopo le collaborazioni con Johan Johannsson, Micheal Gira, Jarboe, David Tibet e Little Annie, torna a Milano per riaprirci la sua anima e far vibrare la sua chitarra carica di feedback e la sua viola con la sua voce bassa e profonda, in quelli che diventano intimi ed emozionanti attimi a cavallo tra shoegaze, post rock e sperimentazione sonora.

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