DAF Colony & Le Cantine di Villa Nellcote
presentano:
ore 21:00
Presentazione del romanzo "TEMPI SELVAGGI" (Clueb Editore)
di Roberto Colombari
con illustrazioni di Cesare Ferioli
con Roberto Colombari (autore) e Steno (Nabat)
https://tempiselvaggi.altervista.org/
https://www.facebook.com/tempiselvaggi
A seguire:
NABAT Acoustic Duo live
https://www.facebook.com/NABAT.Official
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Le Cantine di Villa Nellcote
Via roversano San Carlo 301
Info: 347.8151526
https://goo.gl/maps/rmsZHmLFvXv5VRu38
Ingresso gratuito riservato ai soci con possibilità di cena
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SINOSSI DI "TEMPI SELVAGGI":
«Io sono nove. Potevano esserci 1000mila motivi per quel nome uscito senza nemmeno la maiuscola, ma non ne sapeva nemmeno uno»
Bologna 1980… presto però si perde qualsiasi interesse nel contare giorni che si ripetono dentro i fragili confini di mesi senza un vero nome e anni privi di un numero capace di distinguerli. Sono i tempi selvaggi in cui si muove Nove quando il punk lo scopre regalandogli un nome per chiamarsi e un sentiero per sfuggire, con la sensazione di essere vivo, da Lei che gli sorride dietro ogni angolo.
Tempi selvaggi, Nove si immerge in quella musica nuova-veloce-dura che esce da fogne e cantine: acciaio che assomiglia al rumore dentro la sua testa e alla sua violenza, il solo modo con cui riesce a comunicare con un mondo pronto a rispondergli con la stessa furia: la terra che trema e geme sotto i suoi piedi ed esplode intorno a lui alla stazione, due mesi dopo aver assistito al concerto dei Clash in piazza maggiore… e Lei, naturalmente, in vendita a ogni angolo.
Tempi selvaggi, fatti di niente e di noia, nella rabbia cieca contro chiunque abiti quel suo presente e nell’odio sordo per tutto quanto sembra costruire la vita degli altri, nell’indifferenza per la politica che ancora anima i suoi coetanei e ne arma gli scontri per le strade. Nove ritrova nel punk la sua anarchia, il suo rifiuto di leggi e modelli per poi avvicinarsi nella Londra dei disordini razziali alla disciplina e all’estetica del culto skinhead.
Bologna, Londra: non potrebbe essere da nessun’altra parte, sono i tempi selvaggi in cui la pioggia cade a terra già sporca su chi è nato per niente, nemmeno per perdere o correre lontano dalla noia, dalla politica e da Lei che sorridendo chiede di tornare a riempirgli vita e vene.