sabato 09/07/2016
Concerto Wire
Tornano i mitici WIRE, una delle band più influenti degli ultimi 40 anni e icona del punk inglese.
La band di Colin Newman, perennemente in crescita, dopo la stampa dell'ultimo lavoro “Nocturnal Koreans" uscito per Pink Flag, sarà in italia a Luglio: 9 al Lars Rock Festival di Chiusi.
Ascolta “Internal Exilte” tratta da "Nocturnal Koreans"
WIRE :
9 Luglio - Chiusi(SI), Lars Rock Festival
Giardini Pubblici- Chiusi Scalo(SI) / Inizio concerti ore 21.00/ Ingresso libero
Info: http://larsrockfest.blogspot.it
Info tour:
www.GrindingHalt.it
www.facebook.com/GrindingHaltConcerti
Gli WIRE di Colin Newman hanno da poco dato alle stampe il nuovo lavoro "Nocturnal Koreans” uscito per Pink Flag records. Le canzoni di questo disco sono quelle ’non inserite’ dall’omonimo LP dello scorso anno, come dice la band stessa, sono state molto più lavorate in studio, e portano il suono dei Wire ben al di fuori dalla dicitura “post-punk”, giungendo ai confini di un alternative-rock adulto.
Della band fanno parte sempre Colin Newman, Graham Lewis e Robert ‘Gotobed’ Grey, oltre al nuovo chitarrista Matt Simms, che ha registrato gli ultimi dischi della band dopo essere entrato in pianta stabile nel 2011.
"Nocturnal Koreans" colpisce per la sua diversità, la band mescola sapientemente un'ampia gamma stilistica, dal pop accattivante all’ambiente introspettiva. Cronaca di una notte insonne che gli WIRE passarono in un Hotel di Boston nel tour americano 2013, la title track evidenzia il tipo di ricerca, suoni graffianti da sempre il forte di Newman.
I testi di Lewis rendono l’album uno dei preferiti di Simms, in gran parte grazie ai ricordi associati ad esso:” è una grande fotografia del tour Americano, e quando sento o suono quella canzone, mi ricorda quei tempi belli e strani allo stesso tempo, posti e persone che abbiamo incontrato lungo il cammino”
Gli Wire non sono famosi per aver composto inni, ma “Still” è proprio questo. “ Grahm la odia” dice Newman, “perché ha tutti accordi maggiori"
Dopo il successo di 'Object 47', 'Red Barked Tree' e delle ultime produzioni gli WIRE hanno vissuto una seconda giovinezza, e sono ormai considerati tra i precursori di un certo suono indipendente e influenza fondamentale per band europee ed americane. Tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta Colin Newman e soci riscrissero le regole del punk diventando i protagonisti del nuovo suono inglese. Secondo molti giornalisti del periodo fu grazie a loro e alla trilogia su Harvest records (celebre label inglese per cui alla fine degli anni sessanta pubblicò i primi lavori di Pink Floyd e Deep Purple, e per cui nel triennio 1977-78-79 uscirono i mitici 'Pink Flag', 'Chairs Missing' e '154' degli Wire) che si iniziò a parlare di post punk e art punk.
Gli Wire in Italia a Luglio 2008 sono stati protagonisti di un bellissimo concerto al Traffic Festival di Torino come special guest dei Sex Pistols, e di un tour di quattro date sold out a Febbraio del 2009.
La discografia degli Wire è smisurata, oltre cinquanta uscite tra full lenght, live, bootleg series ed Ep, e la loro fama intoccabile. Sono una band che non ha mai fatto passo falsi, e deciso di non seguire il punk massificatto di Clash e Sex Pistols, per creare una propia via.
Londra, 1977: con l’abrasività cerebrale di “Pink Flag”, gli Wire sono i Talking Heads inglesi e “il punk è arte” sparata in 35 minuti d’eleganza al fulmicotone. L’anno dopo, in “Chairs Missing“, collegano i sintetizzatori al distorsore e la stampa li chiama Punk Floyd: in realtà, sfoggiano geniali allucinazioni minimaliste con Brian Eno nel ruolo di pusher producer. Nel ’79 esce “154”, manuale per l’esame “fondamenti di post-punk”: nervoso, oscuro e sperimentale, è il picco d’alta tensione che fa sciogliere il gruppo. Per 20 anni gli Wire si prendono e si lasciano fino all’esplosione (live) del cyber-punk di 'Send'. Nel 2013 si arriva a 'Change Becomes Us' e gli Wire ci fanno tornare la voglia di mettere due dita nella presa elettrica ed infine 2015 ‘Wire’ con nuove composizioni di catartica energia.
Un gruppo che non si è mai sminuito, alla ricerca di un’eterna fonte di giovinezza che potesse renderne il mito eterno.
Tornano i mitici WIRE, una delle band più influenti degli ultimi 40 anni e icona del punk inglese.
WIRE saranno in data unica in italia il 9 Luglio al Lars Rock Festival. Wire l’eterna giovinezza.
Info WIRE:
www.facebook.com/WIRE.pinkflag
www.pinkflag.com
La band di Colin Newman, perennemente in crescita, dopo la stampa dell'ultimo lavoro “Nocturnal Koreans" uscito per Pink Flag, sarà in italia a Luglio: 9 al Lars Rock Festival di Chiusi.
Ascolta “Internal Exilte” tratta da "Nocturnal Koreans"
WIRE :
9 Luglio - Chiusi(SI), Lars Rock Festival
Giardini Pubblici- Chiusi Scalo(SI) / Inizio concerti ore 21.00/ Ingresso libero
Info: http://larsrockfest.blogspot.it
Info tour:
www.GrindingHalt.it
www.facebook.com/GrindingHaltConcerti
Gli WIRE di Colin Newman hanno da poco dato alle stampe il nuovo lavoro "Nocturnal Koreans” uscito per Pink Flag records. Le canzoni di questo disco sono quelle ’non inserite’ dall’omonimo LP dello scorso anno, come dice la band stessa, sono state molto più lavorate in studio, e portano il suono dei Wire ben al di fuori dalla dicitura “post-punk”, giungendo ai confini di un alternative-rock adulto.
Della band fanno parte sempre Colin Newman, Graham Lewis e Robert ‘Gotobed’ Grey, oltre al nuovo chitarrista Matt Simms, che ha registrato gli ultimi dischi della band dopo essere entrato in pianta stabile nel 2011.
"Nocturnal Koreans" colpisce per la sua diversità, la band mescola sapientemente un'ampia gamma stilistica, dal pop accattivante all’ambiente introspettiva. Cronaca di una notte insonne che gli WIRE passarono in un Hotel di Boston nel tour americano 2013, la title track evidenzia il tipo di ricerca, suoni graffianti da sempre il forte di Newman.
I testi di Lewis rendono l’album uno dei preferiti di Simms, in gran parte grazie ai ricordi associati ad esso:” è una grande fotografia del tour Americano, e quando sento o suono quella canzone, mi ricorda quei tempi belli e strani allo stesso tempo, posti e persone che abbiamo incontrato lungo il cammino”
Gli Wire non sono famosi per aver composto inni, ma “Still” è proprio questo. “ Grahm la odia” dice Newman, “perché ha tutti accordi maggiori"
Dopo il successo di 'Object 47', 'Red Barked Tree' e delle ultime produzioni gli WIRE hanno vissuto una seconda giovinezza, e sono ormai considerati tra i precursori di un certo suono indipendente e influenza fondamentale per band europee ed americane. Tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta Colin Newman e soci riscrissero le regole del punk diventando i protagonisti del nuovo suono inglese. Secondo molti giornalisti del periodo fu grazie a loro e alla trilogia su Harvest records (celebre label inglese per cui alla fine degli anni sessanta pubblicò i primi lavori di Pink Floyd e Deep Purple, e per cui nel triennio 1977-78-79 uscirono i mitici 'Pink Flag', 'Chairs Missing' e '154' degli Wire) che si iniziò a parlare di post punk e art punk.
Gli Wire in Italia a Luglio 2008 sono stati protagonisti di un bellissimo concerto al Traffic Festival di Torino come special guest dei Sex Pistols, e di un tour di quattro date sold out a Febbraio del 2009.
La discografia degli Wire è smisurata, oltre cinquanta uscite tra full lenght, live, bootleg series ed Ep, e la loro fama intoccabile. Sono una band che non ha mai fatto passo falsi, e deciso di non seguire il punk massificatto di Clash e Sex Pistols, per creare una propia via.
Londra, 1977: con l’abrasività cerebrale di “Pink Flag”, gli Wire sono i Talking Heads inglesi e “il punk è arte” sparata in 35 minuti d’eleganza al fulmicotone. L’anno dopo, in “Chairs Missing“, collegano i sintetizzatori al distorsore e la stampa li chiama Punk Floyd: in realtà, sfoggiano geniali allucinazioni minimaliste con Brian Eno nel ruolo di pusher producer. Nel ’79 esce “154”, manuale per l’esame “fondamenti di post-punk”: nervoso, oscuro e sperimentale, è il picco d’alta tensione che fa sciogliere il gruppo. Per 20 anni gli Wire si prendono e si lasciano fino all’esplosione (live) del cyber-punk di 'Send'. Nel 2013 si arriva a 'Change Becomes Us' e gli Wire ci fanno tornare la voglia di mettere due dita nella presa elettrica ed infine 2015 ‘Wire’ con nuove composizioni di catartica energia.
Un gruppo che non si è mai sminuito, alla ricerca di un’eterna fonte di giovinezza che potesse renderne il mito eterno.
Tornano i mitici WIRE, una delle band più influenti degli ultimi 40 anni e icona del punk inglese.
WIRE saranno in data unica in italia il 9 Luglio al Lars Rock Festival. Wire l’eterna giovinezza.
Info WIRE:
www.facebook.com/WIRE.pinkflag
www.pinkflag.com
Evento inserito il 10/05/2016, visto 1705 volte (rate:2.02)
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