1. |
Vetrine vetrate
03:48
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Vivo dentro una fogna però tutto è profumato
Tutto è marcio però è merce, ed il prezzo è scontato
Protetto e osservato, da divise di stato
Il pericolo è nel niente, è nel negro, nel drogato
Tutto è una grande cornice, coccoliamo il cliente
Non è casa è una vetrina e si nutre della gente
Palazzine occupate, un ingombro da evitare
Gente col cuore in cemento, portafogli da gonfiare
Rit.
Vetrine, vetrate
Sassi volano nel centro
Vetrine vetrate
Strade asserragliate
Vetrine vetrate
La polizia non può sparare
Spacca tutto a bastonate
Chiuse le vostre parate
Nutritevi di merda per le vostre passerelle
La celere controlla che non vi arrivi la puzza
Il vandalo è chi spacca, chi distrugge e chi protesta
Non la brava gente, che lucra sulla mia testa
Solo odio solo odio, io non voglio dialogare
Gli unici che hanno voce, se la possono comprare
Il TG che mi condanna, da che parte è sempre stato
Dalla parte del padrone che fin’oggi l’ha nutrito
Rit.
Vetrine, vetrate
Sassi volano nel centro
Vetrine vetrate
Strade asserragliate
Vetrine vetrate
La polizia non può sparare
Spacca tutto a bastonate
Chiuse le vostre parate
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2. |
Odio
03:44
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Fai sempre del tuo peggio, tanto sei già scusato
Non smettere colpisci, finchè non sei soddisfatto
Onori la bandiera indossando l’uniforme
Colpisci ancora merda, colpiscimi più forte!
Fai sempre del tuo peggio, qui ci vuole la violenza
Se ti sta bene è così, altrimenti è delinquenza
Ammazzali di botte fai come se non ti piaccia
Te lo fa venire duro quando quello grida “basta”!
Rit.
Odio, chi ne abusa
Odio, chi si esalta
Odio, chi colpisce
Odio chi comanda!
Fai sempre del tuo peggio, ma quale incriminazione
Ripulirà tutti i misfatti la disinformazione
Colpevole e sadista, qui c’è spazio per sfogare
Frustrazioni ed insuccessi se sei pronto ad obbedire
Per te qui c’è carriera, ti ricordi del G8
Della diaz e delle piazze, ti ricordi bolzaneto
Le lodi del governo, le scuse dei cronisti
Le risenti tutti i giorni quando sfili coi fascisti
Rit.
Odio, chi ne abusa
Odio, chi si esalta
Odio, chi colpisce
Odio chi comanda!
Fai ancora del tuo peggio, tanto sei già scusato
Ne hai ammazzato un altro, ora sarai soddisfatto?
Errore di gestione, scuse dalla questura
Non pagherai lo stesso, ma resti spazzatura
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3. |
AFSL part.2
04:40
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Ti ho visto festeggiare
Per ogni mia disfatta
E contro la mia gente
Soltanto insulti e fischi
Ti ho visto speculare
Sulla terra e sulla razza
Mentre porgevi il nostro culo
A banche e liberisti
Hai preso un’altra strada
Ora ti sei allargato
Sei andato un po’ più a sud
A cercare il tuo nemico
Ma a me non appartiene
Il tuo orgoglio nazionale
Le tue pippe sul valore
Da partito liberale
Rit.
Itta gheres de mei, itta gheres de sardinna
Anda a foras de custa terra, e iscurtae su cantu nostu
Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia
ka custa passentzia mia, incomintzat a mancare
Tu speculi sui morti
Fingendo compassione
L’unica tua virtù
È quella del padrone
Le tasche sempre gonfie
Ma il pericolo è chi sbarca
Amico delle peggio guardie
Dei fasci e della mafia
Hai preso un’altra strada
Ora ti sei allargato
Sei andato un po’ più a sud
A cercare il tuo nemico
Ma io rimango estraneo
E qui tu resti straniero
In Sardigna c’hai il confino
Oggi come ieri!
Rit.
Itta gheres de mei, itta gheres de sardinna
Anda a foras de custa terra, e iscurtae su cantu nostu
Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia
ka custa passentzia mia, incomintzat a mancare
Procurad'e moderare,
Barones, sa tirannia,
Chi si no, pro vida mia,
Torrades a pe' in terra!
Declarada e' già sa gherra
Contras de sa prepotenzia,
k’ incomintzat sa passientzia
In su pobulu a mancare
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4. |
Ragazzi di strada bianca
04:13
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Corre infretta il tempo e si porta via
I pomeriggi coi fratelli tuoi
Buttati in quella sporca periferia
Senza pensieri e senza troppi guai
La fame aiuta e trovi le tue persone
Ogni distanza il cuore ti fa colmare
Se il dolore tra le notti buie
E il rimpianto ti vengono a cercare
E anche stavolta ti ritrovi qui
Cercando i tempi che non posson tornare
Anche se gli occhi vedono ancora li
Quei ragazzini che giocano a pallone
Ma i tempi passano e chi va non torna
Gli amici stringono la loro cerchia
C’è però chi resta e non si scorda
E quel puzzo ancora che ristagna
Ancora noi (ancora noi)
Cercando pace tra i guai
Ancora noi (ancora noi)
Tra chi non vince mai
Ancora noi (ancora noi)
Senza perdere la speranza
Fatti della stessa pasta
Ragazzi di strada bianca
16 anni ed era troppo presto
L’odio che in cuore ti spaccava il petto
Non contava a casa tutti gli affanni
Le paure che si fan giganti
A vent’anni e pensi che sia tardi
Troppi sfregi ma tu vai avanti
E ti accorgi che però si cambia strada
E realizzi che chi sbaglia no, non paga
Oggi guardati aldilà del fiume
Ti ricordi quanto caldo il sole
Nelle tanche il fango e la povertà
Ora sai quale valore ha
Mille sfregi subirai ancora
Mille notti con il cuore in gola
Ma sei pronto a tutto e questo lo sai
Perché oggi… tu sai chi sei!
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