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26/07/2005 00:21,
[80.181.246.142]
Caro Sigur, ebbene si sono una cariatide. Ormai non esco piu' da casa, non bevo e non vado alle serate. Mi resta davvero solo il divano.......azzzz ma dov'e'? .......era qui un attimo fa....Caxxo! e' vero! l'ho venduto a quel pensionato del Sigur!! Pazienza, passero' dal rigattiere a rovistare tra il vecchio mobilio in cerca di un giaciglio e uno scaldino per i piedi....
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'e' certezza...........
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'e' certezza...........
Risposta a #5631
26/07/2005 00:12,
[82.52.96.5]
Nel contributo #5631 le ha scritto:
Ultragothic se vuoi ti ospito nell'armadio così mi aiuti a trovare i vestiti, con poca luce e con tutto quel nero non trovo mai nulla
Ultragothic, però, gli stivaletti western ti prego, no!
la vecchia volpe
..mai avuto stivalletti Western!
... sempre e solamente puntalini... a 6 oppure 9 fibbie...
con teschi, o pipistrelli!!...
..in effetti al nostro scrittore.. sfuggono dettagli importanti.. direi determinanti!!..
peccato!!..
..le renard .. grazie comunque per l'ospitalità.. ma preferisco rimanere appeso in qualche gelida grotta buia...
Ultragothic.
Risposta a #5618
25/07/2005 23:11,
[82.52.96.5]
Nel contributo #5618 From ha scritto:
Una fredda sera d’inverno, il Capitano in congedo Le Renard fece ritorno nella sua abitazione all’ultimo piano di un cadente edificio nei pressi di Goth’s Inn. Da quelle parti la case tetre gettavano le loro ombre scure sulla strada mal lastricata, facendo più buia la notte. Qua e là, a grandi distanze, occhieggiava un lampione, che serviva soltanto a rischiarare il sudiciume di qualche bugigattolo, una facciata scrostata o un androne polveroso.
Le Renard si era da poco trasferito ...
..non conosco "From gehenna to here'" ma... chi scrive questo racconto... pare ben documentato..
mhà!?!.. purtroppo il finale pare un poco triste ..almeno per il giovanissimo Utragothic..
Ultragothic.
25/07/2005 22:34,
[195.210.65.34]
azz ho comprato un salotto usato per l' appartamento nuovo in cui vivo, vedi mai ci trovo quella cariatide di Othila!!!!!:devil:
abbello scherzo.....:angelwink:
mancano sempre beveraggi per venerdì al pic-darks-nic birthday party pre Ataraxia mio e di Elisabeth, su belli candidati con sangrie, vino e succo di pompelmo rosa della Rocchetta (lo adoro.....):sk/smile2:
pero' ho condotto le mie indagini senza l' ispettore Eric, lo scrittore che ci sta anatomizzando è Ale di Bologna, ci gioco l' unico eurto che mi è rimasto ad arrivare al 10, per me è lui, Ale se ci sei batti un colpo....
grande cmq e chiunque sia, davvero....:winkgrin:
abbello scherzo.....:angelwink:
mancano sempre beveraggi per venerdì al pic-darks-nic birthday party pre Ataraxia mio e di Elisabeth, su belli candidati con sangrie, vino e succo di pompelmo rosa della Rocchetta (lo adoro.....):sk/smile2:
pero' ho condotto le mie indagini senza l' ispettore Eric, lo scrittore che ci sta anatomizzando è Ale di Bologna, ci gioco l' unico eurto che mi è rimasto ad arrivare al 10, per me è lui, Ale se ci sei batti un colpo....
grande cmq e chiunque sia, davvero....:winkgrin:
25/07/2005 10:51,
[80.117.101.171]
bello il racconto!
onoratA di esserci... e sempre scambiata per uomo, accidenti a questo nik che ho scelto. ma va bene uguale, ringrazio l'oscuro scribacchino per avermi inserito nel suo racconto, per sicurezza ora controllerò nei mobili di casa non si sa mai che trovi uno spettro...
vostra volpe decrepita
onoratA di esserci... e sempre scambiata per uomo, accidenti a questo nik che ho scelto. ma va bene uguale, ringrazio l'oscuro scribacchino per avermi inserito nel suo racconto, per sicurezza ora controllerò nei mobili di casa non si sa mai che trovi uno spettro...
vostra volpe decrepita
24/07/2005 21:54,
From gehenna to here
[213.140.22.68]
Una fredda sera d’inverno, il Capitano in congedo Le Renard fece ritorno nella sua abitazione all’ultimo piano di un cadente edificio nei pressi di Goth’s Inn. Da quelle parti la case tetre gettavano le loro ombre scure sulla strada mal lastricata, facendo più buia la notte. Qua e là, a grandi distanze, occhieggiava un lampione, che serviva soltanto a rischiarare il sudiciume di qualche bugigattolo, una facciata scrostata o un androne polveroso.
Le Renard si era da poco trasferito in quel luogo depresso, avendo preso in affitto un appartamentino a buon mercato, arredato con vecchi mobili tarlati. Quella sera il capitano rientrò dopo aver desinato fuori, accese il fuoco e si sedette vicino al camino sorseggiando acquavite, quand’ecco gli parve di udire un rumore provenire da uno stipo in legno, coi vetri agli sportelli e tendine verdi dentro, di quelli usati per riporre carte o dischi.. “Vecchia carcassa”, pensò fra sé, e gettò un altro ceppo nel camino. Pochi minuti dopo non ebbe dubbi nell’udire un forte starnuto che scosse l’intero mobile e, impugnato l’attizzatoio del fuoco, con istinto militare intimò veementemente un “Altolà! Fatevi riconoscere!”. Dopo qualche secondo, uno degli sportelli si aprì timidamente e ne uscì una figura singolare, stranamente pettinata e abbigliata con una camicia da pirata e stivaletti western.
- Permettete che mi presenti. Ultragothic. –
disse con educazione, ricomponendosi e scrollandosi la polvere di dosso. Stupito ma fermo, il capitano assunse un tono lievemente seccato:
- Vorrete spiegarmi, signor Ultragothic, cosa fate in casa mia! –
- Vostra? Signore, vorrei puntualizzare, io vivo qui ormai da lunghi anni, mentre voi siete arrivato solo da pochi giorni. –
- Vivete qui? Oh bella! Volete farmi credere che la casa non è sfitta? Eppure mi era stato assicurato… dev’esserci un errore! –
- Nessun errore, capitano. La casa è sfitta. Io sono , per così dire, un ospite. Faccio parte della dotazione dell’appartamento, insieme ai mobili e alle stoviglie. –
- Voi non fate parte di nulla! Pago una pigione di 2 sterline la settimana per questa topaia, con lo stesso prezzo avrei potuto assicurarmi una sistemazione ben più confortevole presso un affittacamere, ma ho scelto di risiedere qui proprio per non avere a che fare con coinquilini e seccature simili! Non rimarrete qui un minuto di più, signor Ultragothic, ve l’assicuro. –
- Io invece vi assicuro che non mi moverò di un centimetro, e voi imparerete ad accettare la ma presenza. Non sono un coinquilino, ma un fantasma. Capite? –
- Uno spettro! E vorreste farmi credere di essere uno spettro? Magari vorreste anche provare a spaventarmi o impedirmi di dormire, con rumori sinistri, lenzuola bianche e baggianate simili? Ah ah! Io che ho combattuto in India, io, veterano della guerra boera e di quella nel Golfo, che dormivo anche sotto gli attacchi nemici! Con me cascate male, molto male! –
- Nulla di tutto questo. Non ho l’aspetto né il carisma per spaventare alcuno. Sono semplicemente un’anima in pena, condannata a vivere in questi luoghi angusti e malsani per via della fine che feci in vita. –
- Uhm. Se non sono indiscreto, di cosa si tratta? Se vorrete spiegarmi, ritengo interessi anche me, ne va della mia tranquillità. –
- E’ proprio questo il problema. Non ricordo di preciso cosa accadde. Fu al Condor, la serata di chiusura. Ero così sbronzo che mi addormentai fra i divanetti… I miei amici se ne andarono senza badare troppo alla mia mancanza. Sapete, mi consideravano obsoleto, superato. L’indomani mattina gli addetti alle pulizie, riversandomi addosso cumuli di bicchieri in plastica usati e mozziconi di sigaretta, non si accorsero della mia presenza. Rimasi chiuso dentro, il locale fallì e nessuno vi mise più piede. Anni dopo i curatori fallimentari incaricati di redigere l’inventario mi rinvennero, ormai mummificato, e mi catalogarono insieme agli altri arredi come “Cariatide lignea. Epoca stimata, secolo XVIII”. All’asta che seguì, le mie spoglie mortali rimasero invendute, non so, forse non piacque il sorriso che ancora portavo stampato in viso… Insomma, finii in vari magazzini e ancora oggi da qualche parte le mie ossa reclamano una giusta sepoltura. Intanto, il mio spirito è parcheggiato qui. Dovrete rassegnarvi a convivere. –
Intanto Ultragothic scartabellava fra i vecchi dischi del capitano Le Renard e, con un’espressione di felicità, prelevò un vinile dei Fields of the Nephilim. Senza pensarci due volte, mise su “Moonchild” ed iniziò a ballare contento, talvolta inginocchiandosi e compiendo mosse particolari.
- Ma dove credete di essere! – Le Renard lo interruppe spazientito. – Non ho mai visto tanta invadenza in vita mia! E pretendete io vi sopporti? Il padrone di casa mi sentirà, ve lo dico io, e vi rispedirà al Condor a pedate, altrimenti lo farò io! –
Ultragothic non si scompose e continuò a guardare i dischi. “Ah, da quanto tempo non ascolto qualcosa di decente”. Le Renard, quasi intenerito dal povero spettro dark, pensò di usare toni più diplomatici.
- Voi vedete, caro signore, che non è mica una bella camera questa. Cotesto stipo, a vederlo, non giurerei fosse affatto libero dalle cimici; ed io credo veramente che potreste trovare degli alloggi molto migliori, per non dir nulla del clima di Modena, che sapete quanto sia sfavorevole. –
- Avete ragione, signore - disse con grande affabilità lo spirito. - Quest'idea non m'era venuta mai; proverò subito un cambiamento d'aria! Bisogna dire che siamo degli sciocchi noi gotici, molto sciocchi davvero; io non mi so far capace come mai siamo stati per tanto tempo così stupidi".
E dicendo queste parole, Ultragothic disparve e, quel che è molto notevole, non si fece mai più rivedere.
Le Renard si era da poco trasferito in quel luogo depresso, avendo preso in affitto un appartamentino a buon mercato, arredato con vecchi mobili tarlati. Quella sera il capitano rientrò dopo aver desinato fuori, accese il fuoco e si sedette vicino al camino sorseggiando acquavite, quand’ecco gli parve di udire un rumore provenire da uno stipo in legno, coi vetri agli sportelli e tendine verdi dentro, di quelli usati per riporre carte o dischi.. “Vecchia carcassa”, pensò fra sé, e gettò un altro ceppo nel camino. Pochi minuti dopo non ebbe dubbi nell’udire un forte starnuto che scosse l’intero mobile e, impugnato l’attizzatoio del fuoco, con istinto militare intimò veementemente un “Altolà! Fatevi riconoscere!”. Dopo qualche secondo, uno degli sportelli si aprì timidamente e ne uscì una figura singolare, stranamente pettinata e abbigliata con una camicia da pirata e stivaletti western.
- Permettete che mi presenti. Ultragothic. –
disse con educazione, ricomponendosi e scrollandosi la polvere di dosso. Stupito ma fermo, il capitano assunse un tono lievemente seccato:
- Vorrete spiegarmi, signor Ultragothic, cosa fate in casa mia! –
- Vostra? Signore, vorrei puntualizzare, io vivo qui ormai da lunghi anni, mentre voi siete arrivato solo da pochi giorni. –
- Vivete qui? Oh bella! Volete farmi credere che la casa non è sfitta? Eppure mi era stato assicurato… dev’esserci un errore! –
- Nessun errore, capitano. La casa è sfitta. Io sono , per così dire, un ospite. Faccio parte della dotazione dell’appartamento, insieme ai mobili e alle stoviglie. –
- Voi non fate parte di nulla! Pago una pigione di 2 sterline la settimana per questa topaia, con lo stesso prezzo avrei potuto assicurarmi una sistemazione ben più confortevole presso un affittacamere, ma ho scelto di risiedere qui proprio per non avere a che fare con coinquilini e seccature simili! Non rimarrete qui un minuto di più, signor Ultragothic, ve l’assicuro. –
- Io invece vi assicuro che non mi moverò di un centimetro, e voi imparerete ad accettare la ma presenza. Non sono un coinquilino, ma un fantasma. Capite? –
- Uno spettro! E vorreste farmi credere di essere uno spettro? Magari vorreste anche provare a spaventarmi o impedirmi di dormire, con rumori sinistri, lenzuola bianche e baggianate simili? Ah ah! Io che ho combattuto in India, io, veterano della guerra boera e di quella nel Golfo, che dormivo anche sotto gli attacchi nemici! Con me cascate male, molto male! –
- Nulla di tutto questo. Non ho l’aspetto né il carisma per spaventare alcuno. Sono semplicemente un’anima in pena, condannata a vivere in questi luoghi angusti e malsani per via della fine che feci in vita. –
- Uhm. Se non sono indiscreto, di cosa si tratta? Se vorrete spiegarmi, ritengo interessi anche me, ne va della mia tranquillità. –
- E’ proprio questo il problema. Non ricordo di preciso cosa accadde. Fu al Condor, la serata di chiusura. Ero così sbronzo che mi addormentai fra i divanetti… I miei amici se ne andarono senza badare troppo alla mia mancanza. Sapete, mi consideravano obsoleto, superato. L’indomani mattina gli addetti alle pulizie, riversandomi addosso cumuli di bicchieri in plastica usati e mozziconi di sigaretta, non si accorsero della mia presenza. Rimasi chiuso dentro, il locale fallì e nessuno vi mise più piede. Anni dopo i curatori fallimentari incaricati di redigere l’inventario mi rinvennero, ormai mummificato, e mi catalogarono insieme agli altri arredi come “Cariatide lignea. Epoca stimata, secolo XVIII”. All’asta che seguì, le mie spoglie mortali rimasero invendute, non so, forse non piacque il sorriso che ancora portavo stampato in viso… Insomma, finii in vari magazzini e ancora oggi da qualche parte le mie ossa reclamano una giusta sepoltura. Intanto, il mio spirito è parcheggiato qui. Dovrete rassegnarvi a convivere. –
Intanto Ultragothic scartabellava fra i vecchi dischi del capitano Le Renard e, con un’espressione di felicità, prelevò un vinile dei Fields of the Nephilim. Senza pensarci due volte, mise su “Moonchild” ed iniziò a ballare contento, talvolta inginocchiandosi e compiendo mosse particolari.
- Ma dove credete di essere! – Le Renard lo interruppe spazientito. – Non ho mai visto tanta invadenza in vita mia! E pretendete io vi sopporti? Il padrone di casa mi sentirà, ve lo dico io, e vi rispedirà al Condor a pedate, altrimenti lo farò io! –
Ultragothic non si scompose e continuò a guardare i dischi. “Ah, da quanto tempo non ascolto qualcosa di decente”. Le Renard, quasi intenerito dal povero spettro dark, pensò di usare toni più diplomatici.
- Voi vedete, caro signore, che non è mica una bella camera questa. Cotesto stipo, a vederlo, non giurerei fosse affatto libero dalle cimici; ed io credo veramente che potreste trovare degli alloggi molto migliori, per non dir nulla del clima di Modena, che sapete quanto sia sfavorevole. –
- Avete ragione, signore - disse con grande affabilità lo spirito. - Quest'idea non m'era venuta mai; proverò subito un cambiamento d'aria! Bisogna dire che siamo degli sciocchi noi gotici, molto sciocchi davvero; io non mi so far capace come mai siamo stati per tanto tempo così stupidi".
E dicendo queste parole, Ultragothic disparve e, quel che è molto notevole, non si fece mai più rivedere.
22/07/2005 15:49,
Capitan Rommolino
[151.26.161.165]
Mare profumo de mare ( dovressi da dire fiume....)
sento che
sto lassandome annare
é corpa der mare
der cielo e der mare
insieme atté
io posso soggnare
questo sole( o luna)
che cosa ppò ffare
in nun ce credevo
ma posso soggnare..
Forse é ssolo dar momento
che cccredo ar sentimento
ma ggiuro che tra dde noi
nun finiraaaaaà...
P.S Peccato davero per er festino de li morti viventi....vabbé.
Mazzalo Erico però, quanto sei pelandrone!!!!
sento che
sto lassandome annare
é corpa der mare
der cielo e der mare
insieme atté
io posso soggnare
questo sole( o luna)
che cosa ppò ffare
in nun ce credevo
ma posso soggnare..
Forse é ssolo dar momento
che cccredo ar sentimento
ma ggiuro che tra dde noi
nun finiraaaaaà...
P.S Peccato davero per er festino de li morti viventi....vabbé.
Mazzalo Erico però, quanto sei pelandrone!!!!
Risposta a #5578
21/07/2005 15:30,
[81.174.19.164]
Nel contributo #5578 Ale ha scritto:
ci sarò sabato!:smile:
ps:qualkuno riesce ad aiutarmi a rikostruire la skaletta di nick cave del 7 luglio?smak!
Ho la fotografia della scaletta, appena avro' qualche minuto la ricopio in un contributo di quel concerto qui su GOTH.IT
20/07/2005 22:47,
[195.210.65.30]
night and fog mi inchino alla tua penna (mouse)....:smilenose:
però mi conosci troppo bene l' ispettore è Eric fai un idagine per scoprire chi è che sono troppo curioso..:devil::devil::
2 errori però:
il primo, visto i lavori che facciamo mi sa che la giornata dura l' abbia io e non l' ispettore, non per togliere niente ma.....:sk/hell:
sul cd, praticamente azzeccato gli Xymox, i das ich difficilmente li trovi sul mio lettore, ultimamente tanti Mephisto Waltz e ritrip per i Cure, ma non i soliti (a parte Faith che santinizzo), i Cure di the head on the door, the top, japanese wishper anche....:sk/angry1:
però l' ispettore eric suona troooooppo bene
un delitto con gli Ataraxia che suonano, magari durante l' arpeggio di Vandelli di Orlando (a male) è degno del migliore giallista, Almost blue come giallo (Lucarelli) emiliano gli fa na sega a delitto nel pub!!!!:vampire:
continua ti prego, voglio assassino, risvolti, colpiu di scena, intrighi amorosi, indagini gossippare alla Christie, anche se tra Eric ed il gossip c'è un abisso ma lo si può iniziare al sacro fuoco del pettegulezz:biggrin:
però mi conosci troppo bene l' ispettore è Eric fai un idagine per scoprire chi è che sono troppo curioso..:devil::devil::
2 errori però:
il primo, visto i lavori che facciamo mi sa che la giornata dura l' abbia io e non l' ispettore, non per togliere niente ma.....:sk/hell:
sul cd, praticamente azzeccato gli Xymox, i das ich difficilmente li trovi sul mio lettore, ultimamente tanti Mephisto Waltz e ritrip per i Cure, ma non i soliti (a parte Faith che santinizzo), i Cure di the head on the door, the top, japanese wishper anche....:sk/angry1:
però l' ispettore eric suona troooooppo bene
un delitto con gli Ataraxia che suonano, magari durante l' arpeggio di Vandelli di Orlando (a male) è degno del migliore giallista, Almost blue come giallo (Lucarelli) emiliano gli fa na sega a delitto nel pub!!!!:vampire:
continua ti prego, voglio assassino, risvolti, colpiu di scena, intrighi amorosi, indagini gossippare alla Christie, anche se tra Eric ed il gossip c'è un abisso ma lo si può iniziare al sacro fuoco del pettegulezz:biggrin:
Risposta a #5162
20/07/2005 19:14,
[82.106.57.31]
...e' la prima volta che entro qui...ed ho letto un po' di vostri messaggi...mi ha incuriosito il tuo,sono una darkettina(amo il dark,gothic,batcave,new wave...)...ed ho vissuto a Brescia fino a poco tempo fa'(convivevo)...alla fine anch'io andavo sempre a Milano(citta' dove vivevo prima di fidanzarmi...e vivo tuttora)dato che locali carini a Brescia proprio zero..e quindi sono curiosa di conoscerti,per sapere chi sei.in fondo a Brescia ci sono poche persone che ascoltano la nostra musica..e quindi...cosi'...ero curiosa!! beijo
Risposta a #5570
20/07/2005 17:14,
[81.174.19.164]
Nel contributo #5571 assiola ha scritto:
Non hai segnalato il concerto di Patrick Wolf all'Hana - bi il 28 luglio???.... Merita un tot!!!
ciao
assiola notturna
Concordo con te sul fatto che meriti, e consiglio tutti ad andare a vederlo.
Ma non ci sono i presupposti per l'inserimento su GOTH.IT (non ha a che fare ne col Gothic, ne col Punk, a meno di non andare a cercare col lanternino certi riferimenti indiretti che passano dal pop inglese e l'elettronica... troppo poco a mio avviso...)
Se dovessi inserire tutti i concerti genericamente "interessanti" che sono sono in giro GOTH.IT avrebbe almeno dieci volte gli eventi che ha ora (e probabilmente per me sarebbe una attività a tempo pieno...).
Sorry
20/07/2005 14:02,
[83.211.136.44]
sarebbe davvero bello se si arrivasse a 400 persone ma non ne ho mai viste così tante, tutte assieme, ad una serata. speriamo.
io ci sarò.
e ora mi va di raccontarvi una cosa, perfettamente a tema, accauta poco fa.
dark life style
telefonata
mamma: quando ti tolgono la steccatura al dito?
la volpe: dovrei toglierla lunedì ma la toglierò sabato.
mamma: perchè? ah... vai alla festa sul barcone
la volpe: si, mi rompe il dito steccato per ballare
mamma: beh, ma scusa se lo rivesti di nero? metti dei nastrini o del pizzo?
ah, le mamme!
io ci sarò.
e ora mi va di raccontarvi una cosa, perfettamente a tema, accauta poco fa.
dark life style
telefonata
mamma: quando ti tolgono la steccatura al dito?
la volpe: dovrei toglierla lunedì ma la toglierò sabato.
mamma: perchè? ah... vai alla festa sul barcone
la volpe: si, mi rompe il dito steccato per ballare
mamma: beh, ma scusa se lo rivesti di nero? metti dei nastrini o del pizzo?
ah, le mamme!
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