Hanno diviso il palco con Sex Pistols, Heartbreackers, Iggy Pop e David Bowie, il famigerato 100 Club di Londra era la loro seconda casa e negli ultimi trent’anni hanno sfornato oltre dieci album di inediti, oltre ad aver partecipato in innumerevoli compilation dedicate al punk. Ma non solo, grazie a pezzi come Automatic Lover e Baby Baby The Vibrators sono riusciti a conquistare il pubblico più pop e gruppi come i REM, che hanno fatto alcune cover dei loro famosissimi pezzi.
Forse è proprio questo il punto forte di The Vibrators, non si sono limitati a fare rumore e casino come dei veri punk, ma hanno colto al volo l’enorme potenziale che c’era dietro questo stile, e oggi, dopo diverse decadi, sono ancora qui a dimostrarcelo.
The Vibrators nascono a Londra nel 1976, il loro debutto ha dell’eclatante: il primo concerto è in supporto a The Stranglers, partecipano al famosissimo Punk Festival al 100 Club, nel novembre dello stesso anno esce il primo singolo We Vibrate (RAK Records) e nei primi mesi del 1977 accompagnano in tour Iggy Pop, e lo speical guest alle tastiere non è niente meno che David Bowie.
Grazie all’enorme successo si accasano alla Epic Records, con cui prima escono col singolo Baby Baby, e in seguito col primo album Pure Mania, che per cinque settimane rimane fisso in tutte le charts inglesi.
Nel marzo del 1978 arriva il singolo Automatic Lover, che fa esplodere la band: raggiunge la 35 posizione delle charts e viene addirittura trasmesso in Top Of The Pops, una cosa impensabile fino ad allora per un gruppo punk.
Nonostante i continui cambi di line up The Vibrators resteranno una delle colonne portanti del punk e del New Wave: produttivi come pochi, gli album e i singoli sono tutti lì a dimostrarcelo, ma hanno soprattutto puntato sulla qualità, riuscendo in quello che molti hanno fallito, rimanere ancora oggi una delle migliori punk band della storia!
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