Notte all’insegna della new wave allo Spazio Ligera.
Karma Shock (IT)
Il progetto Karma Shock nasce nel 2016 da un'idea di Piero Cocozza (Stanic Quasar, Super 8, La via di Fuga) e Antonio Induddi (Almost An Addiction), sonorità synth pop, ebm, new wave e coldwave si fondono per dar vita ad un viaggio notturno, oscuro con un’anima sintetica e dal sangue rosso pulsante che scorre nelle vene.
I pezzi sono nati da un’esigenza, da un bisogno viscerale di raccontare la realtà, di dare un senso al dolore, all’amore, alla vita, alle contraddizioni di quell’essere umano in costante bilico tra caduta e redenzione.
Gli Underframe sono una band emergente nata nel 2014, tra la Brianza e Milano, da un’idea di Carlo Botti di proporre brani inediti con testi in inglese e con un sound che richiamasse gli anni ’80 cercando di essere tuttavia “attuali e innovativi”.
I testi sono di natura intimistica: parlano di vite e storie d’amore tormentate, di inquietudine dell’animo, di passioni e segreti incoffessabili, di solitudine e alienazione, tematiche che fanno da sfondo a melodie orecchiabili, gradevoli, spesso ipnotiche e sognanti.
Spaziando tra pop britannico, pop-rock, rock psichedelico, industrial, post-punk, dark e new wave, gli Underframe trasportano l’ascoltatore in mondi lontani attraverso atmosfere ipnotiche, psichedeliche e visionarie, con la semplice forza della melodia.
Karma Shock Il progetto Karma Shock nasce nel 2016 da un'idea di Piero Cocozza (Stanic Quasar, Super 8, La via di Fuga) e Antonio Induddi (Almost An Addiction), sonorità synth pop, ebm, new wave e coldwave si fondono per dar vita ad un viaggio notturno, oscuro con un’anima sintetica e dal sangue rosso pulsante che scorre nelle vene.
I pezzi sono nati da un’esigenza, da un bisogno viscerale di raccontare la realtà, di dare un senso al dolore, all’amore, alla vita, alle contraddizioni di quell’essere umano in costante bilico tra caduta e redenzione.
Underframe Gli Underframe sono una band emergente nata nel 2014, tra la Brianza e Milano, da un’idea di Carlo Botti di proporre brani inediti con testi in inglese e con un sound che richiamasse gli anni ’80 cercando di essere tuttavia “attuali e innovativi”.
I testi sono di natura intimistica: parlano di vite e storie d’amore tormentate, di inquietudine dell’animo, di passioni e segreti incoffessabili, di solitudine e alienazione, tematiche che fanno da sfondo a melodie orecchiabili, gradevoli, spesso ipnotiche e sognanti.
Spaziando tra pop britannico, pop-rock, rock psichedelico, industrial, post-punk, dark e new wave, gli Underframe trasportano l’ascoltatore in mondi lontani attraverso atmosfere ipnotiche, psichedeliche e visionarie, con la semplice forza della melodia.
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