Siren Festival Concerto Trentemoller + Ghostpoet + Arab Strap
SABATO 29 LUGLIO – Trentemoller, Ghostpoet, Arab Strap, Carl Brave x Franco126, Noga Erez, Daniel Miller
27 - 30 luglio 2017 – Vasto (Ch) – Siren Festival
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Biglietti giornalieri disponibili dal 12 maggio solo su www.sirenfest.com e www.bookingshow.it
40 euro + d.p. venerdì
40 euro + d.p. sabato
60 euro+d.p abbonamento venerdì e sabato
Dal 12 maggio saranno disponibili su www.sirenfest.com gli abbonamenti per la manifestazione al costo di 60 euro + d.p ed i biglietti giornalieri al costo di 40 euro +d.p.
CARL BRAVE FRANCO126
“Polaroid” è la raccolta di 10 istantanee che fermano il frammento di una storia, un attimo che non tornerà mai più uguale a sè stesso, e proprio per questo fragile ed irripetibile. Sullo sfondo c’è sempre Roma, a “scattare” però non c'è una macchina fotografica, ma lo sguardo sincero di Carl Brave e Franco126, prima amici che musicisti, prima per strada che in studio.
Nelle loro canzoni la città eterna esce dalla solita retorica in cui è intrappolata nell'immaginario collettivo, per vestire i panni di una metropoli contemporanea, cosmopolita, carica di contraddizioni e per questo ancor più poetica. Dieci pezzi scritti e prodotti in una mansarda trasteverina e poi pubblicati su youtube di getto, spinti dall'urgenza di dire e fare, immagini lampo della vita di tutti i giorni, piccoli dettagli e situazioni tra le cui trame si annida la magia del quotidiano. Come i vicoli del tredicesimo rione, così anche chitarre acustiche su batterie elettroniche si intrecciano in maniera armonica sulla stessa traccia. Auto-tune e sax, trap e hip-hop convivono in maniera unica e personale, come è unica e personale la via musicale che i due ragazzi dall'altra parte del Tevere si stanno aprendo davanti al loro passaggio.
GHOSTPOET
Poeta urbano, Obaro Ejimiwe aka Ghostpoet, è nato a Coventry, ma è a Londra che ha trovato la propria dimora ideale. Accento afro-cockney, metriche irregolari, storie di strada. Ma anche apnee elettroniche, beat glaciali e penombre fumose ed intense. Squarciate da una voce che fa (timidamente) eco a quella di Gil Scott-Heron, Ghostpoet ha da poco lanciato Immigrant Boogie, il nuovo singolo via Play It Again Sam, e prima traccia ad emergere da diverse sessioni registrate negli ultimi mesi a Londra.
Si tratta del primo materiale che vede la luce dopo l’acclamato album del 2015 Shedding Skin. Avvolto in una virtuosità post-punk, Immigrant Boogie è un racconto incredibilmente pertinente nel 2017. Dice Obaro: "Si tratta di un racconto in prima persona di un viaggio difficile attraverso le frontiere, in parte inteso a chiedere a chi ha messo in discussione l'arrivo di rifugiati in tempi recenti che cosa farebbero loro nella stessa situazione". La canzone è scritta in due metà, la prima esprime la speranza per un futuro più giusto, mentre la seconda vede quella stessa speranza strappata via da forze che vanno oltre il controllo del narratore.
Immigrant Boogie segna un grande ritorno e un nuovo capitolo di un catalogo sempre più versatile e testimonianza di un artista che cerca sempre di stimolare e provocare.
Ghostpoet nel 2010 viene notato su Myspace dalla Brownswood Recordings del DJ di culto Gilles Paterson, che gli pubblica il primo EP The Sound Of Strangers, a giugno 2010. Nel frattempo collabora con Micachu e con i nomi più rilevanti dell’hip hop britannico (DELS, The Streets e Kwes) oltre che al progetto Africa Express di Damon Albarn. Nel 2011 arriva Peanut Butter Blues & Melancholy Jam e viene candidato al prestigioso Mercury Prize. Nel 2013 esce Some Say I So I Say Light e Nel 2015 arriva Shedding Skin il terzo album di studio di questo singolare artista che è un coraggioso e esperto viaggio in metodologie precedentemente inesplorate e vede la collaborazione di artisti come Lucy Rose, Nadine Shah, Melanie De Biasio e Paul Smith, frontman dei Maximo Park. Shedding Skin è una cascata di inarrestabile potenza: la reinvenzione e la distillazione di tratti da lui inesplorati fino a quel momento. Un album coerente e solido, totalmente innovativo che gli fa guadagnare una nuova nomination ai MERCURY PRIZE.
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