sabato 03/03/2007
Concerto Devastations
DEVASTATIONS, australiani e debitori del sound oscuro del conterraneo Nick Cave arrivano in Italia sulle note del nuovo album 'Coal'.
guest: amycanbe (indie - ita)
porte ore21,30. ingresso 10€ (8€ in mailing list bronson)
a seguire ingresso gratuito ed indie electro sessions. guest: gelo&princi
Terza e ultima data (dopo Roma e Milano) del mini tour italiano del gruppo australiano The Devastations. Nei primi due anni di attività, oltre a riscuotere l'ammirazione di una coppia di personaggi clamorosi come Roland Howard e Nick Cave (insieme nella prima formazione dei Birthday Party), e di Alexander Hecke degli Eisturzende Neubauten, la band ha sostenuto una massiccia attività concertistica, aprendo, tra i tanti, i concerti di Cat Power, Black Heart Procession, Dirty Three e Tindersticks, tutti artisti stilisticamente vicini alle loro sonorità. Dopo tanta gavetta, nel 2004 vede finalmente la luce il disco omonimo di debutto su Spooky Records (Munster Records in Europa), che riscuote ottimi riscontri di critica, soprattutto in Europa. I pezzi rimandano a tante riconoscibili influenze, Stuart Staples, Bryan Ferry, ad esempio, o Lee Hazelwood, ma anche gli American Music Club di Mark Eitzel, con la voce da crooner di Conrad che ammanta il tutto di unaffascinante aura noir sospesa nel tempo. I Devastations si ricavano però un loro stile ben definito, riconoscibile, fino a diventare il gruppo che tutti vogliono ascoltare (soprattutto dal vivo). Di ciò si accorge anche la Beggars Banquet (Mark Lanegan, Tindersticks, Bauhaus, ecc), che propone alla band la distribuzione europea (nel frattempo i Devastations si sono trasferiti a Berlino) di quello che nel 2006 sarà il secondo album, Coal. Di nuovo un disco nero e struggente, intenso e sanguinante, in cui la chitarra cresce sia tecnicamente che a livello espressivo. Tanti i pezzi che si fanno ricordare, da "Sex and Mayhem", che ricorda le ballate più dark dei Tindersticks, a "The night I couldn't stop crying", con un basso teso e incalzante che fa da contrappunto a un cantato sempre più emozionante, fino allatmosfera cruda e tetra creata da "What's a place like that...", perfetta nellevocare scenari cinematografici alla Paul Anderson. Ma, si diceva, è dal vivo che limmaginario sonoro del combo australiano diventa ancora più toccante; sul palco quei dettagli che su disco sono impliciti e appena accennati diventano invece il fulcro di unesperienza fisica, reale e avulsa da ogni blando
http://www.bronsonproduzioni.com
Evento inserito il 22/12/2006, ultimo aggiornamento del 02/03/2007, visto 2503 volte (rate:0.71) |