Dresden dolls (usa)
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Biografia
23/05/2005 16:38,
[81.174.19.187]
Da un comunicato stampa:
Citano e fondono insieme Kurt Weill al rock più egocentrico di Patti Smith, Nick Cave e The Violent Femmes. Sono in due, Amanda Palmer (voce e piano) e Brian Viglione (chitarra e batteria), e vengono da Boston. Come suggerisce il loro nome, il suono del gruppo mischia il fascino e l’innocenza che può esprimere la visione di una bambola, al sanguigno assalto sonoro sintomo di pazzia, come il bombardamento della città di Dresda nel 1945. Sono probabilmente il gruppo capace di dare una ventata di freschezza al rock americano. Il disco omonimo di debutto, uscito in Italia il 21 febbraio su etichetta 8ft / Universal, è stato prodotto da Martin Bisi (Swans e Sonic Youth).
Amanda Palmer e Brian Viglione arrivano dall’esperienza di mimi da strada, affascinati dal “Teatro Epico” del tedesco Bertolt Brecht, dalla sua “Opera da Tre Soldi” e da quella attitudine teatrale che mischia finzione a cruda realtà. La leggenda narra che il gruppo nacque nella notte di Halloween del 2000, quando un ragazzo truccato da vampiro di chiare origini italiane, Brian Viglione, entra al The Cloud Club di Boston e rimane affascinato dal modo di suonare il piano di quella ragazza sul palco, Amanda Palmer. Da lì il passo è breve: i due si uniscono in un gruppo (prima chiamato Out of Arms, poi The Dresden Dolls) e tre mesi dopo il neo duo comincia a esibirsi nei circoli artistici degli States.
Dopo aver aperto per Beck, B-52’s e Jane’s Addiction, i Dresden Dolls hanno appena finito un tour americano all’insegna del sold out. L’Europa ora li attende. Amanda Palmer in passato ha lavorato in un teatro d’avanguardia in Germania ed è chiaramente entusiasta di tornare nel Continente che ha dato al gruppo così tanta influenza. “Credo che l’Europa e i Dresden Dolls siano fatti l’una per gli altri”, afferma.
Citano e fondono insieme Kurt Weill al rock più egocentrico di Patti Smith, Nick Cave e The Violent Femmes. Sono in due, Amanda Palmer (voce e piano) e Brian Viglione (chitarra e batteria), e vengono da Boston. Come suggerisce il loro nome, il suono del gruppo mischia il fascino e l’innocenza che può esprimere la visione di una bambola, al sanguigno assalto sonoro sintomo di pazzia, come il bombardamento della città di Dresda nel 1945. Sono probabilmente il gruppo capace di dare una ventata di freschezza al rock americano. Il disco omonimo di debutto, uscito in Italia il 21 febbraio su etichetta 8ft / Universal, è stato prodotto da Martin Bisi (Swans e Sonic Youth).
Amanda Palmer e Brian Viglione arrivano dall’esperienza di mimi da strada, affascinati dal “Teatro Epico” del tedesco Bertolt Brecht, dalla sua “Opera da Tre Soldi” e da quella attitudine teatrale che mischia finzione a cruda realtà. La leggenda narra che il gruppo nacque nella notte di Halloween del 2000, quando un ragazzo truccato da vampiro di chiare origini italiane, Brian Viglione, entra al The Cloud Club di Boston e rimane affascinato dal modo di suonare il piano di quella ragazza sul palco, Amanda Palmer. Da lì il passo è breve: i due si uniscono in un gruppo (prima chiamato Out of Arms, poi The Dresden Dolls) e tre mesi dopo il neo duo comincia a esibirsi nei circoli artistici degli States.
Dopo aver aperto per Beck, B-52’s e Jane’s Addiction, i Dresden Dolls hanno appena finito un tour americano all’insegna del sold out. L’Europa ora li attende. Amanda Palmer in passato ha lavorato in un teatro d’avanguardia in Germania ed è chiaramente entusiasta di tornare nel Continente che ha dato al gruppo così tanta influenza. “Credo che l’Europa e i Dresden Dolls siano fatti l’una per gli altri”, afferma.